Affidamento dei minori: il ruolo dei nonni
Per affidamento familiare si intende un intervento di breve e medio periodo rivolto alle famiglie in particolare difficoltà nella cura e nell’educazione dei figli.
Il minore può essere inserito presso:
- struttura comunitaria;
- famiglia terza (affido eterofamiliare);
- famiglia di origine (affido intrafamiliare).
In situazioni di difficoltà e nell'interesse del minore, il ruolo dei nonni è di primaria importanza al fine di garantire la permanenza del bambino all'intero del nucleo familiare di origine.
Infatti, la giurisprudenza prevede l’affido temporaneo etero-familiare come un intervento strumentale rispetto all'affido intrafamiliare, in virtù dle principio cardine in materia che prevede il diritto del minore a crescere nella propria famiglia d’origine (Cass. n. 28257/2019)
Nella sentenza sopra richiamata si legge che, anche all'interno dei giudizi ex art. 333 (limitativi della responsabilità genitoriale) ben può essere accolta la misura dell'affido declinata "nelle forme dell’affidamento interfamiliare, ovverossia ai membri della cosiddetta "famiglia allargata", nell’esigenza, prioritaria, di evitare al minore, insieme al trauma conseguente all’allontanamento dai genitori, quello di vedersi deprivato del contesto familiare in cui è cresciuto".
Pertanto, in tutte le ipotesi di situazione pregiudizievole per il minore e dell'incapacità dei genitori di prendersi cura del minore, prima di vagliare la soluzione dell'affidamento ad una famiglia terza, è bene prendere in considerazione tutto il contesto familiare di orgine in termine di "famiglia allargata".
I nonni rivestano quindi un ruolo di primaria importanza per garantire il benessere del minore ed evitare misure più estreme che possono portare fino all'adozione dello stesso.